ABBIAMO PERSO ANCHE QUESTO TRAMONTO

di Antonella Pederiva .

foto di Antonella Pederiva

Un padre che considerava il mestiere di poeta poco rispettabile. Un’insegnante accorta e sensibile, Gabriela Mistral, che riceverà il Nobel nel 1945. È da questi presupposti che inizia l’attività letteraria di uno dei poeti più amati dello scorso secolo, PABLO NERUDA, il nome con cui è universalmente conosciuto Ricardo Eliezer Neftalí Reyes Basoalto, nato il 12 luglio 1904 a Parral, in Cile, pseudonimo scelto a 16 anni per poter pubblicare sfuggendo alle rimostranze del padre e come omaggio al poeta e scrittore cecoslovacco Jan Neruda. Vi propongo oggi questi suoi versi:

ABBIAMO PERSO ANCHE QUESTO TRAMONTO

Abbiamo perso anche questo tramonto.
Nessuno ci ha visto stasera mano nella mano
mentre la notte azzurra cadeva sul mondo.

Ho visto dalla mia finestra
la festa del ponente sui monti lontani.
A volte, come una moneta
mi si accendeva un pezzo di sole tra le mani.
Io ti ricordavo con l’anima oppressa
da quella tristezza che tu mi conosci.

Dove eri allora?
Tra quali genti?
Dicendo quali parole?
Perchè mi arriva tutto l’amore d’un colpo
quando mi sento triste e ti sento lontana?

E’ caduto il libro che sempre si prende al crepuscolo
e come cane ferito il mantello mi si è accucciato tra i piedi.

Sempre, sempre ti allontani la sera
e vai dove il crepuscolo corre cancellando statue.

HEMOS PERDIDO AÚN ESTE CREPÚSCULO

Hemos perdido aún este crepúsculo.
Nadie nos vio esta tarde con las manos unidas
mientras la noche azul caía sobre el mundo.

He visto desde mi ventana
la fiesta del poniente en los cerros lejanos.

A veces como una moneda
se encendía un pedazo de sol entre mis manos.

Yo te recordaba con el alma apretada
de esa tristeza que tú me conoces.

Entonces, dónde estabas?
Entre qué gentes?
Diciendo qué palabras?
Por qué se me vendrá todo el amor de golpe
cuando me siento triste, y te siento lejana?

Cayó el libro que siempre se toma en el crepúsculo,
y como un perro herido rodó a mis pies mi capa.

Siempre, siempre te alejas en las tardes
hacia donde el crepúsculo corre borrando estatuas.

Antonella Pederiva
Emmeavideopoetry.com