ARMAGEDDON©

Di Antonella Pederiva

Ciechi.

Vagammo

senza pace

per desolate

pianure di odio.

Tra i tanti

qualcuno

conservava il ricordo

di cieli

languenti di blu,

dipinti di nuvole,

di sere

passate ad ascoltare

musiche,

di giochi di bimbi

saltellanti.

Ora non più.

Profili

neri di pece

si avvicinano

urlanti.

Siamo ancora in tempo,

urlò una voce

una volta,

ma nebbia e sonno

ci confusero.

Altre voci

urlavano più forte.

Le ascoltammo.

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Antonella Pederiva

dalla mia nuova raccolta di poesie,

“Tra i sogni e la terra. L’altrove”

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