di Antonella Pederiva
Siria. Yemen. Nigeria. Afghanistan. E altri e altri ancora. Rabbia. Dice il Buddha “sarai punito dalla tua rabbia”. Lo so. Ma non sono capace di non provarla. Impotenza. Ogni giorno si commettono infamità sotto gli occhi del mondo. I bambini le vittime sacrificali. È Natale. Ancora ci indigna Erode che per uccidere il Cristo ha sparso il sangue di piccoli innocenti. Erode è ancora vivo e noi addobbiamo felici i nostri alberi, disponiamo le statuine per i nostri presepi. Gesù nella paglia dorme beato. Tanti bambini ancora al mondo si svegliano di soprassalto al sibilo delle bombe. Bimbi feriti, mutilati, uccisi nel corpo e nell’anima. Bambini soldato. Bambine schiave sessuali. Occhi privati di innocenza che, se sopravviveranno, porteranno nel cuore cicatrici eterne. E noi seduti, a scambiarci doni e regali, a sentirci un po’ più buoni, perché, sai, è Natale. Perché è nato il Salvatore. Quel Salvatore che tanti bimbi non hanno però mai incontrato, che aspettano ancora. Che forse potrebbe avere un nome: umanità.