Bellezze Italiane… CITTADELLA

Cittadella è l’unica città murata di tutta Europa ad avere un Camminamento di Ronda medievale, di forma ellittica e completamente percorribile.

di Antonella Pederiva .

Cittadella – Le Mura

https://youtu.be/0X9w8E77Pzs
Video a cura di marcobartolomei & antonella Pederiva

Da Wikipedia

Cittadella (Sitadèa in veneto) è un comune italiano di 20 175 abitanti[ della provincia di Padova in Veneto, sito 31 chilometri a nord del capoluogo

Cittadella si trova nella pianura Veneta. Il suo territorio è totalmente pianeggiante, ma a pochi chilometri più a nord si incontrano già i primi rilievi collinari che precedono l’Altopiano dei Sette Comuni e il massiccio del Monte Grappa.

È situata nel nord-ovest della provincia di Padova e nel suo territorio scorre il fiume Brenta. Confina a nord con la provincia di Vicenza.

Dista 31 km da Padova e 25 km da Vicenza.

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Cittadella, secondo la classificazione dei climi di Köppen, gode di un tipico clima temperato delle medie latitudini (Cfa), piovoso o generalmente umido in tutte le stagioni e con estati molto calde. Le precipitazioni si concentrano nei periodi compresi tra marzo e maggio, con un leggero calo nei mesi estivi, e un riacutizzarsi nel periodo compreso tra ottobre e novembre inoltrato. L’inverno è a volte caratterizzato da fenomeni nevosi, anche se nel corso degli anni sono diventati sempre più sporadici.

Particolare delle mura

Benché la fondazione di Cittadella sia piuttosto tarda (XIII secolo), il suo territorio ha una storia ben più antica.

Mancano le testimonianze di una frequentazione paleoveneta, ma assai evidenti sono le tracce lasciate dagli antichi Romani che occuparono il Veneto sul finire del III secolo a.C. Al 148 a.C. risale la fondazione della via Postumia, importante arteria che collegava Aquileia a Genova percorrendo tutto il Norditalia; il suo tracciato coincide con le attuali vie Postumia di Ponente e Postumia di Levante (SP 24) che transitano a nord del centro attraversando Ca’ Onorai. Sulla via Postumia si basò, inoltre, la centuriazione del territorio, tuttora ben conservata, che ricadeva nell’agro settentrionale di Padova.

Dopo la caduta dell’Impero Romano il territorio di Cittadella seguì le sorti di gran parte del Norditalia passando al Regno dei Longobardi. Le testimonianze di questo periodo sono assai scarse e questo fa pensare a un importante spopolamento e inselvatichimento del territorio. Frattanto, centri dei dintorni – OnaraFontanivaTomboloGalliera – diventano sedi di piccole signorie feudali

Al VI secolo viene fatta risalire la costruzione della pieve di San Donato, nell’omonima frazione, che fu il principale luogo di culto della zona prima della consacrazione del duomo

Vista sui tetti del centro storico

Tra il XII e il XIII secolo Padova, uno dei più importanti comuni del Veneto, dà impulso a un’importante spinta espansionistica, entrando presto in conflitto con le confinanti Vicenza e Treviso. Quest’ultima, attorno al 1195, avvia la costruzione di Castelfranco, piccolo avamposto militare presso il confine segnato dal torrente Muson.

La risposta di Padova non si fa attendere e nel 1220, sulla riva opposta del fiume, inizia la costruzione di Cittadella. Il nuovo borgo fortificato, progettato da Benvenuto da Carturo, presenta però delle caratteristiche originali che lo differenziano nettamente da Castelfranco; non è un piccolo e compatto castello di forma quadrangolare, ma una vera e propria città dall’ariosa pianta rotondeggiante, dotata di propri statuti e autonomia di governo. In questo modo, Padova non intende solo creare un presidio militare, ma anche un centro amministrativo ed economico per favorire la colonizzazione del territorio compreso fra il Brenta e il Muson.

Fino all’inizio del Quattrocento, Cittadella segue le sorti della città madre, passando dalla signoria di Ezzelino III da Romano a quella dei Carraresi, degli Scaligeri e ancora dei Carraresi.

Nel 1406, al termine della cosiddetta guerra di Padova, Cittadella entra nell’orbita della Serenissima. Pur mantenendola inquadrata nel distretto padovano, i Veneziani dotano la città di una podesteria di dentro e di una podesteria di fuori, l’una con giurisdizione all’interno delle mura, l’altra all’esterno.

Il lungo periodo veneziano, caratterizzato, salvo brevi parentesi, da pace e stabilità politica, porta Cittadella a evolversi da avamposto militare a centro di servizio e di mercato, riferimento per un’area rurale abbastanza estesa. Questa trasformazione si riflette anche sul tessuto urbano, con la costruzione di edifici amministrativi, ma anche magazzini e botteghe. Al contempo comincia l’espansione fuori dalle mura, con la formazione dei quattro borghi (Bassano, Treviso, Padova, Vicenza) lungo i due assi stradali principali.

Scarsa, d’altra parte, la presenza di palazzi e ville venete, testimonianza di come tra Cittadella e Venezia manchi quel rapporto privilegiato di cui gode, invece, Castelfranco.

Dopo la caduta della Serenissima, anche Cittadella attraversa un periodo di incertezza amministrativa, passando dai Francesi agli Austriaci e di nuovo ai Francesi; dapprima compresa nel dipartimento del Bacchiglione e poi nella provincia di Vicenza, tornò padovana durante il Regno Lombardo-Veneto.

La dominazione austriaca termina nel 1866, anno in cui venne annessa al Regno d’Italia.

Durante la Prima guerra mondiale, nella primavera del 1918 era sede del 12º Gruppo caccia che resta fino al 16 luglio 1918.

Di rosso, al castello addestrato da una torre, merlati entrambi alla guelfa, aperto e finestrato del campo; sinistrato da una bandiera d’oro. Ornamenti esteriori da Comune. Decreto di Riconoscimento 4 febbraio 1933. Dal 6 maggio 1972 si fregia del titolo di città.

Cittadella è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita della medaglia d’argento al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l’attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.