Di Antonella Pederiva
Il fiume in silenzio scorre. Ha una sua umiltà il fiume. Lascia che lo attraversino, che lo navighino, che si dissetino, che lo sporchino. Ha una sua dignità il fiume. Non si cura di nessuno e prosegue il suo viaggio verso il mare.
BRINTESIS
Eppure scorre.
Fermo, immobile.
Nel suo letto perenne.
Antico eppure nuovo.
Rumoreggia
Di acque diverse
Come vita nel suo andare.
FIUMI
Siamo come fiumi
che scorrono
a volte impetuosi
a volte calmi.
Superiamo sassi
e precipizi,
poi riprendiamo
il nostro andare.
Ogni tanto un affluente
si getta in noi
e ci arricchisce,
ci rinfresca
e ci rinnova.
Qualcuno viene
a trovar conforto
alla sua arsura
e si disseta.
Qualcuno infanga
le nostre acque,
ci sporca
e scappa.
Altri attingono
e vanno via.
Noi proseguiamo.
In fondo, in fondo
da qualche parte
ci aspetta il mare.
SPECCHIO
Mi son fermata
ad ascoltare
il tuo battito di mani
sopra i sassi.
Ritmica melodia
che accompagna il suono
dei miei pensieri.
Ero io, ed era mio padre
e il padre di mio padre
che ti vide scorrere
e in te si riconobbe,
e in te mi poggio
e quieto i miei anni
e il tumulto del mio vivere.
E in questo specchio resto.
Richiesta solitudine
mutata immagine.