DOVE PIÙ NON GRIDANO POETI ©

dalla raccolta “Tra i sogni e la terra. L’altrove”©

di Antonella Pederiva

Cade a gocce, cade

quest’acqua che non sa purificare.

E non nutre.

Scivola su anime imputridite

dalla vergogna

Anime senz’ occhi

Cuori avvolti dal lenzuolo

dell’ infamia.

Cade sui miei pensieri,

così grandi e piccoli

davanti al dolore del mondo.

Chi ascolta? Chi brama?

Chi s’adopra?

Chi avanza il passo a fermare

il carro

che, inesorabile, inghiotte vite,

non mie, non tue, ma che importa,

se scorre rosso il sangue,

se con sé porta brandelli

di ciò che era bambino, donna, uomo

essere creatura del Creato?

Verrà mai quell’Angelo,

agnello, santo, profeta,

Redenzione e giustizia?

O egli stesso morì, sfinito

in ogni dove il male

prese il sopravvento?

Cade l’acqua, cade.

Sulle macerie umane,

cade sulle colombe

che, trinciate di ali, si trascinano

come serpenti sulla nuda terra.

Dove neanche i poeti

più gridano,

Come può esserci salvezza?