Febbraio e Ottobre ..dati a confronto

Antonella Pederiva

Credo sia significativo portare alla vostra attenzione i dati relativi al giorno 27 febbraio 2020. La situazione in Italia era la seguente:
650 persone contagiate
17 persone decedute
45 persone guarite
248 ricoverati con sintomi
284 isolamenti domiciliari
Dati, tutto sommato, confortanti, come possiamo ben vedere. Come, invece, andò a finire lo sappiamo tutti. Ad oggi i morti sono 36.427, ieri 55, l’altro ieri 83, i ricoverati sono 6178 di cui 638 in terapia intensiva. A febbraio, virologi come Burioni, Capua ed altri minimizzavano il problema, parlando di banale influenza, deridendo persino chi iniziava, spontaneamente, ad usare la mascherina. Se allora eravamo scusati dalla nostra ignoranza, ora non lo siamo più. Gli effetti della pandemia sono sotto gli occhi di tutti. Da untori, come eravamo considerati all’inizio, primo paese dopo la Cina a contare vittime, siamo diventati quasi finalino di coda, tra le grandi nazioni. Ma stiamo riguadagnando terreno dopo mesi di contraddizioni, di pareri contrastanti e di contestazioni. Si è detto tutto e il contrario di tutto. Siamo passati dal catastrofismo più nero alla totale negazione dell’evento. A marzo, avevamo davanti a noi i mesi migliori. Ora si avvicina l’inverno e, oltre a questa nuova malattia, si avvicinano anche i consueti mali stagionali. Minimizzare ora è da folli, o da gente di poca memoria. La Nuova Zelanda ai primi casi si mette in stand by. Chiude tutto e attende. Noi non ce lo possiamo permettere ma restare in allerta, sì.

fonte foto / salute.Gov.it