Il borgo di Malmantile, nella campagna di Lastra a Signa, in origine era rappresentato da un’antica stazione di posta e da alcune case sparse lungo la vecchia via Pisana. La leggenda narra che sant’Ambrogio, di passaggio per il contado fiorentino, si fermasse in una locanda presso l’attuale borgo. Il futuro vescovo di Milano chiese all’albergatore come se la passasse. L’uomo rispose che non c’era da lamentarsi, in quanto Dio gli aveva dato una vita senza grosse preoccupazioni. Sant’Ambrogio, indispettito dalla buona sorte dell’albergatore, ritenendolo per giunta in combutta con il demonio, lanciò una maledizione contro la sua casa. “Mala Mantilia!” disse, “maledetta tovaglia” intendendo sottolineare con questa invettiva la malvagità dei suoi ospiti! Dopo le parole di Sant’Ambrogio la casa dell’albergatore sprofondò nelle viscere della terra portando con sé l’uomo e tutta la sua famiglia. Una lapide posta su un tabernacolo subito fuori le mura di Malmantile ricorda ancora questo episodio.Lasciando da parte leggende e riferimenti letterari e venendo ai dati storici, sappiamo che il castello di Malmantile, fu costruito all’inizio del Quattrocento per difendere la Repubblica Fiorentina da Pisa, a completamento del sistema di difesa che includeva Lastra a Signa, Montelupo ed Empoli. Il presidio, lodato per la sua posizione da molti stateghi militari (nel settembre del 1869, venne inscenata una finta battaglia tra gli ufficiali artiglieri di Nino Bixio e Cadorna, attestati gli uni a Malmantile, gli altri a Montelupo), perse d’importanza dopo che Pisa venne assoggettata alla città del giglio e soprattutto dopo che venne aperta la strada tra Porto di Mezzo e Montelupo nel XVIII secolo, declassando di fatto l’antica via Pisana che passava tra i colli lastrigiani. Nell’Ottocento il borgo, era dominato da alcune potenti famiglie fiorentine tra cui i Frescobaldi. La chiesa della cittadina è chiamata San Piero in Selva e venne fondata nel 1276. La chiesa venne completamente ristrutturata tra il 1955 e il 1956, cercando di restituirle l’originario aspetto medievale e togliendo le sovrastrutture sei-settecentesche che erano state inserite. L’edificio sacro più importante del castello è comunque l’ex monastero di Lecceto, che venne costruito alla fine del Quattrocento. La fondazione del monastero non sarebbe stata possibile senza i finanziamenti di Filippo Strozzi, personaggio che si compromise per le sua militanza nel fronte antimediceo e finì i suoi giorni in carcere. Fu il nobile banchiere fiorentino a volere le decorazioni di Benedetto da Maiano e la pala d’altare di Domenico Ghirlandaio, opere scomparse nell’Ottocento. La Festa Medievale di Malmantile si tiene genericamente tra maggio e giugno di ogni anno. Per l’occasione, il passato glorioso della Toscana rivive nel suggestivo borgo della campagna fiorentina, portando per i vicoli cortei, musici e rievocazioni.
fonte bibliografica di riferimento visittuscany.com