Di Antonella Pederiva
L’improvvisa consapevolezza dell’inganno della realtà. L’inconsapevolezza dell’uomo comune, schiavo delle sue false sicurezze. Un tema caro a Montale, una poesia di non facilissima ed immediata comprensione ma bellissima nella sua suggestione. La dedico a tutti coloro che, a costo di restare amareggiati e colpiti dalla verità, si voltano.
Forse un mattino andando in un’aria di vetro,
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.
Poi come s’uno schermo, s’accamperanno di gitto
alberi case colli per l’inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n’andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.