Per non dimenticare altre guerre. Siria. Dal 15 marzo 2011 ad oggi….in corso…
Di Antonella Pederiva
Non c’è più ragione
per credere in qualcosa
se dall’orizzonte in cui
i miei occhi si perdono
risuonano grida avvolte dalla polvere
che s’alza dalla terra
martoriata dalle bombe.
Ho incontrato Dio
sulla strada di Ras al-Ayn,
i segni delle spine sulla fronte,
due buchi rossi sulle mani
ed il costato perforato dalla spada.
Si chiamava Awat, come la speranza,
venduto al nemico per pochi denari,
occhi privi di lacrime, deserto di domande.
Aveva ancora l’accenno di un sorriso
mentre beveva il calice del sangue,
mentre mi offriva il corpo dilaniato.
Tutto si compie, sospirai baciandolo,
ignaro Giuda nel mio compatimento;
tutto si compie, si sconta ancor la pena
di aver mangiato dall’albero vietato.
Non più innocente fu chi nulla fece
per trattenere il pugno che colpiva,
e l’uomo giusto, dall’alto piedistallo
per ben tre volte sentì cantare il gallo.