di Antonella Pederiva .
I miei poveri versi sono brandelli di carne, dice Alda Merini. Sono parte di noi le nostre parole, sono il nostro vissuto che doniamo al mondo, perché il mondo in esse si riconosca. Il nostro scandagliare l’anima è espressione di noi, dei nostri sentimenti ma dei sentimenti di ognuno che portiamo alla luce. Ma è per noi che scriviamo, nella speranza sempre di essere compresi. Tu che ti senti maestro di critica, tendi il tuo arco al centro del mio cuore.(Antonella Pederiva) di ALDA MERINI, da “Vuoto d’amore”:

I MIEI POVERI VERSI
I miei poveri versi
non sono belle, millantate parole,
non sono afrodisiaci folli
da ammannire ai potenti
e a chi voglia blandire la sua sete.
I miei poveri versi
sono brandelli di carne
nera disfatta chiusa,
e saltano agli occhi impetuosi;
sono orgogliosa della mia bellezza;
quando l’anima è satura dentro
di amarezza e dolore
diventa incredibilmente bella
e potente soprattutto.
Di questa potenza io sono orgogliosa
ma non d’altre disfatte;
perciò tu che mi leggi
fermo a un tavolino di caffé,
tu che passi le giornate sui libri
a cincischiare la noia
e ti senti maestro di critica,
tendi il tuo arco
al cuore di una donna perduta.
Lì mi raggiungerai in pieno.