IL VIRUS E LO SPIRITO DEL NATALE

di Antonella Pederiva .

fotomontaggio da immagini web

Natale 2020. Il governo emana un decreto per i giorni di festa reso necessario dal particolare momento che il mondo sta vivendo. Da quasi un anno ormai, le nostre vite sono tenute sotto scacco da un organismo, che gli studiosi non sanno bene se collocare tra i viventi o tra i non viventi, chiamato Sars-Cov 2 o più comunemente Covid19. Trattasi di virus, e quello che è certo è che è un parassita che per riprodursi e quindi diffondersi, ha bisogno di cellule, in questo caso, le nostre, per ricostruire proteine e materiale genetico.Nella cellula colpita i pezzetti di virus si ricombinano ed escono, alla fine a volte uccidendola e continuando ad aggredire altre cellule del corpo, espandendo l’infezione fino a far ammalare l’intero organismo. La particolarità di Sars-Cov2 è quella di essere estremamente contagioso e quindi in grado di replicarsi velocemente. Il contagio più facile e frequente avviene quando più soggetti si riuniscono e stanno insieme per un tempo lungo, soprattutto tra mura amiche, nelle quali si può sentirsi più al sicuro e protetti. È in queste occasioni che la nostra attenzione e le nostre difese vengono a cadere. Ciò premesso, siamo appunto a Natale, la festa per eccellenza, ” Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”. Se io fossi un virus, inizierei già a sfregarmi le mani e preparerei forchetta e cucchiaio per mordere un po’ qua e un po’ là, insieme ad antipasti, primi, secondi e panettone, saldamente ancorato al mio trasportatore preferito, il figlio, il nipote, il parente. Perché è risaputo che i miei preferiti, quelli più appetibili e succulenti sono i genitori, i nonni, quelli che mi fanno entrare senza troppa difficoltà, quelli a cui si accendono gli occhi mentre aspettano trepidanti l’abbraccio affettuoso, il bacio. Quelli che hanno passato il mattino, o il pomeriggio, a seconda delle abitudini, a spignattare ai fornelli, che hanno incartato i regali con cura ed amore. Ah, loro sono proprio le prede ideali! Ma, ecco che arriva questo cavolo di governo a rompere i piani. Beh, rompere! Non proprio poi tanto! In fondo gli spostamenti da casa a casa sono consentiti. Per un massimo di 2 persone, certo! Che arrivano a 4 con i figli piccoli. Ma io, virus, sono già sicuro che l’italiano, furbo (e qua ci scappa la risata!) troverà il modo di fregare i controlli. Due ora, due fra poco, e due ancora, mi ritroverò ben presto nel bel mezzo di una riunione familiare e potrò infettare come mi pare e piace. È Natale! Sono tutti più buoni, sono tutti più generosi, spruzzano sentimento da tutti i pori, hanno voglia di ricordi, di pacche sulle spalle, di luci, di musiche dolci, ma anche di mantenere viva la tradizione e le abitudini. Se fossi onesto direi loro che, per quest’anno, l’unica cosa da mantenere viva è la vita dei loro cari, che rischiano di non vedere più nel prossimo Natale. Ma sono un virus, un organismo vivo-non vivo, non ho voce. E non ho cuore.(Antonella Pederiva) Emmeavideopoetry.com