Di Antonella Pederiva
Chiusura con il botto, e non solo per lo spettacolo pirotecnico finale, per il Giugno Aglianese. A concludere la rassegna estiva del Comune di Agliana, Pistoia, arriva un artista che non ha bisogno di presentazioni, uno degli interpreti più genuini del rock’n’roll e del country blues, colui che fu definito e che resta di diritto, l’Elvis Presley italiano, Bobby Solo. Una voce inconfondibile, un sorso d’aria fresca nella calda serata toscana, refrigerio, sollievo per gli orecchi, già troppo assuefatti dai ritmi martellanti delle canzoni odierne. Canta dal vivo, Bobby Solo, non ha bisogno di artefici e di trucchi, e non sbaglia nulla, il timbro è quasi lo stesso dei suoi anni verdi, così profondo, coinvolgente, così dannatamente sensuale da non lasciare possibilità di fuga alle emozioni.
Il suo repertorio, nonostante gli anni, è attuale, eterno, come, giustamente, deve essere la musica di qualità, la musica vera, immortale perché non solo piacevole, ma tecnicamente e sonoricamente perfetta. Un cantante competente, preparato, figlio di quegl’anni in cui non bastava saper strimpellare alla meglio e vestire abiti scintillanti o trasgressivi per avere successo. Un non-divo, umile, spiritoso, spontaneo, che dovrebbe essere d’esempio per chiunque decida di intraprendere la carriera musicale e, particolare non trascurabile, ottimo chitarrista, padrone incontrastato di uno strumento che vibra di sentimento sotto le sue abili dita.
Ad Agliana, Bobby Solo convince tutti e regala due ore di frizzante entusiasmo, lo stesso che continua ad avere sul palco, nonostante i quasi sessant’anni di carriera che lo hanno portato a cantare non solo in Italia ed Europa, ma anche negli Stati Uniti, in Sud America, in Giappone e in Australia.