LA CATENA DI MONTAGGIO DELLE PAROLE

di Antonella Pederiva .

Foto: Fotogramma tratto da “I fantastici libri volanti di Mr. Morris Lessmore” di William Joyce

È quando il business ed il profitto si impongono al genuino amore per l’arte dello scrivere che la scrittura diventa banale rappresentazione di una catena di montaggio, dove il fine ultimo è vendere e guadagnare. Ho sempre amato Susanna Tamaro, per la sua coerenza, per il suo stile puro e personale, non contaminato da imposizioni editoriali. Per le sue scelte, per la sua genuinità, per il suo essere sé stessa, aldilà delle mode e delle regole, per l’umanità e per la forte sensibilità, frutti di un passato sofferto e tormentato.Nel suo libro “Il tuo sguardo illumina il mondo”, dedicato all’amico Pierluigi Cappello, straordinario poeta dei nostri tempi, dei cui futuri versi la morte ci ha privato, così Susanna sintetizza quello che è anche il mio pensiero:”La parola si nutre dell’ombra. Ed è proprio questo a permetterle di sfolgorare a volte con sorprendente luminosità. Senza contrasto, le parole tendono a scorrere come merce diligentemente allineata su un nastro trasportatore. Merce controllata, misurata approvata secondo misure standard. Al posto della folgore di M’illumino d’immenso, il semplice calcolo di una prosa che deve rendere. La parola seriale è rendita, la parola che non svela, che non inquieta ma avvolge ogni cosa nel rassicurante involucro della medietà”.(Antonella Pederiva) Emmeavideopoetry.com