LA GRAZIA DI ANGGUN ALL’AUDITORIUM SAN DOMENICO DI FOLIGNO

GRANDE SERATA E GRANDE SUCCESSO PER L’ARTISTA INDONESIANA

servizio a cura di ANTONELLA PEDERIVA

Anggun / foto marcobartolomei

Ritorna la grande musica internazionale all’Auditorium San Domenico di Foligno. Athanor Events, con il patrocinio del Comune di Foligno, porta sul palco una donna dotata di un carisma eccezionale, Anggun. L’artista indonesiana non ha bisogno di presentazioni. Nata nel 1974 a Giakarta, naturalizzata francese, Anggun entra in scena con la grazia che la contraddistingue, tenendo fede al nome che porta. Nella sua lingua madre, infatti, il suo nome significa “grazia che appare in sogno”. Un sogno che il pubblico della fantastica location ha potuto vivere ascoltando la sua voce. Dal primo brano proposto, A Rose in the Wind, proseguendo poi con Evil & Angel, Breath in the water, What you want mr, Undress me, What me remember, Still Reminds me, è una escalation di grandi successi. A metà concerto, quando intona Snow on the Sahara, grandissimo brano che fu distribuito in 33 Paesi, vendendo più di due milioni di dischi, ha già conquistato il cuore e l’anima di chi la sta ascoltando. Nel suo lungo vestito nero, che esalta il suo fascino asiatico, Anggun si muove sinuosa, assecondando la musica con i gesti e le movenze, senza rinunciare a coinvolgere e a dialogare con il pubblico. Prova anche a parlare italiano, scusandosi per la traduzione approssimata da Google traduttore ed entrando nelle simpatie di tutti. Quando, dopo aver proposto The Good is Back e Saviour, risuonano le note del famoso brano che cantò in coppia con Piero Pelù, Amore immaginato, il pathos ha già raggiunto i suoi vertici e l’applauso parte scrosciante da un pubblico che si alza in piedi per attribuirle il giusto riconoscimento, mentre ad uno ad uno i grandi musicisti che l’accompagnano nell’avventura del suo Intimate Tour, tra cui anche il marito Christian Kretschmar, la salutano con un baciamano, allontanandosi dal palco.

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