LA VERITA È LA PRIMA VITTIMA DELLA GUERRA .

Di Antonella Pederiva

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“La verità è la prima vittima della guerra”.Così, sembra, dicesse Eschilo più di 2500 anni fa. Secondo Eschilo, perciò, la verità è sempre la prima a perire in guerra. Guardando i fatti di questi giorni, non facciamo fatica a crederlo. La macchina della propaganda, è iniziata già prima che la guerra sia stata dichiarata. Per gli interessi dei contendenti è lecito mentire, travisare, raccontare storie, mistificare i fatti, perché l’opinione pubblica riveste un ruolo importantissimo nella vittoria finale. Il popolo va convinto, perché il potere sa bene che il suo peso è fondamentale. La propaganda fa parte della strategia, è basilare. Un popolo compatto nell’indignazione, nell’odio verso l’avversario è più prezioso di un carro armato. E allora, vai, di fake news, di immagini travisate, di comunicati, di trasmissioni televisive, di dibattiti a senso unico, di titoloni ad effetto. Un bombardamento mediatico atto a separare i cattivi dai buoni.

“In medio stat virtus”, ‘la virtù sta nel mezzo”, spiegava Aristotele nella sua “Etica Nicomachea”, a cui si ispirò la sentenza filosofica scolastica medievale.Equilibrio. La virtù è nel mezzo, tra due estremi soppesabili ma non può essere, ugualmente, la mediazione di due menzogne, bensì ricerca. Anche Orazio, Ovidio e Cicerone hanno lavorato su questi concetti. Orazio, nelle sue “Satire” affermava, “Est modus in rebus”, “C’è una misura nelle cose”, mentre nelle “Epistole” sosteneva, “Virtus est medium vitiorum et utrimque reductum“, “La virtù è il punto medio tra due difetti, da entrambi equidistante”. Ovidio, nelle “Metamorfosi”, spiegò, “Medio tutissimus ibis”, “Seguendo la via di mezzo, camminerai sicurissimo”. Sulla stessa linea, il pensiero di Cicerone; nelle “Tusculanae disputationes“, infatti, scrive, “In omnibus fere rebus mediocritatem esse optumam”, “Quasi in tutto la via di mezzo è la migliore”. Cosa deve fare, dunque, il cittadino preso tra due fuochi? Pensare. “Je pense, donc je suis”, “penso, quindi sono”, è il principio primo della filosofia di René Descartes, Cartesio. La verità scaturisce dal dubbio. “Cogito, ergo sum”, ma per concepire un pensiero, ci deve essere un’entità pensante. I nostri tempi difettano, purtroppo, di queste entità.