LAHORE – PASQUA 2016 da “Anima d’aquila”

di Antonella Pederiva .

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In memoria di tutte le giovani vittime della pazzia degli adulti, in memoria di tutti i bimbi che non hanno potuto diventare grandi per colpa di un odio nascosto dietro a ideologie. La malvagità è fatta di uomini insospettabili, di genitori e nonni amorevoli coi propri figli e nipoti, di vicini della porta accanto, di credenti e di uomini in preghiera, di eroi, di letterati, di medici e di laureati, di statisti e di politici, di capi di governo e di ministri, di professori ed educatori, di operai e di professionisti, dei frutti della persuasione di massa. Anno 2016 Lahore, Pakistan, nel giorno di Pasqua, una deflagrazione rubò per sempre il sorriso all’innocenza. Piansi alla notizia. Piansi molto. Come ogni volta piango quando un piccolo fiore viene strappato alla terra, in qualsiasi parte del mondo siano cresciute le sue radici, da qualsiasi spicchio di cielo sia stato illuminato, da qualsiasi mano sia stato nutrito.

Da questo pianto nacque:LAHORE – PASQUA 2016

da “Anima d’aquila”

Ti stavo spingendo

più in alto.

Ridevi.

Le tue mani

sfioravano il cielo.

Più in alto mamma,

più in alto!

Era un bel giorno

di sole.

La Pasqua del Dio

che risorge.

La vita che vince

la morte.

D’improvviso il boato.

Il sole non era

più sole.

L’aria sapeva di fumo

e di carne bruciata.

La morte che vince

la vita.

L’odio che vince

l’amore.

Le tue mani ora

toccano il cielo.

Più in alto mamma,

più in alto!

(Antonella Pederiva) Emmeavideopoetry.com