di Antonella Pederiva .
Panta rei. Non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume né restare per sempre ancorati al passato, a quello che è stato. Perché la vita è evoluzione e cambiamento. Quel che siamo stati non è più. Ricordo e non prigione…..
LIBERTA’
da “Anima d’aquila” (Alpinia Itinera)
Gettai un sasso
nel fiume lento
della mia vita
e finalmente
a quella fonte
mi dissetai
e di quell’acqua
bevetti piano
per gustare in bocca
la sua freschezza
e il suo sapore
dimenticato.
Poi corsi via
per prati verdi
e per pianure e campi in fiore
scoprì sentieri
e strade antiche
ma mai tracciate
radure e boschi
impenetrati
e offrì il mio viso
al vento e al sole
e alla pioggia.
Mi liberai delle mie vesti
dei miei pensieri
dei miei ricordi e dei miei sogni
e del peso degli anni
E verso il cielo
alta librai
la mia essenza.
Salì su un monte
e raccolsi l’aria
tra le mie braccia
a piccoli sorsi
ne respirai
inebriandomi
e sentì il sangue
scorrere caldo
nelle mie vene.
Spazzai via le ombre
Che mi offuscavano
gli occhi
e mi sembrò
di esser stato
cieco da sempre
Udì richiami
E suoni nuovi
Voci silenziose
Ed echi senza fine
E canti dolci
alzarsi lenti
dalle mie labbra.
Pronunciai parole
mai imparate
e mi stupì io stesso
di aver potuto
per tanto tempo
esser sordo e muto
Della notte figlio
padre e fratello
mi sentì
e vidi l’alba
sorgere dal mio cuore.
Capì di essere
io stesso giorno
meriggio e sera
Di non esser schiavo
né padrone
ma di fare parte
dell’infinito immenso
e pregando quieto
riaccolsi in me
la libertà perduta.
(Antonella Pederiva)