LUIGI PIRANDELLO E L’UOMO DAI MOLTI VOLTI di Antonella Pederiva

Il 28 giugno 1867 nella villa detta Caos nei pressi di Girgenti (oggi Agrigento) nasce uno dei massimi esponenti della letteratura del Novecento, Luigi Pirandello, premio Nobel nel 1934 con la seguente motivazione: “Per il suo coraggio e l’ingegnosa ripresentazione dell’arte drammatica e teatrale”. Temi dominanti della sua opera il contrasto tra illusione e realtà, la casualità e l’eterna, amletica lotta tra l’essere e l’apparire.Ricordandone la grandezza e l’assoluta innovazione, l’anticonformismo e la spietata critica all’umana ipocrisia, vorrei proporvi due passi da “Il fu Mattia Pascal”, probabilmente uno dei suoi romanzi più famosi, e un passo da “Uno, nessuno e centomila”:”C’è chi comprende e chi non comprende, caro signore. Sta molto peggio chi comprende, perchè alla fine si ritrova senza energia e senza volontà. Chi comprende, infatti, dice: “Io non devo far questo, non devo far quest’altro, per non commettere questa o quella bestialità”. Benissimo! Ma a un certo punto s’accorge che la vita è tutta una bestialità, e allora dica un po’ lei che cosa significa il non averne commessa alcuna: significa per lo meno non aver vissuto, caro signore.” (da “Il fu Mattia Pascal”) “E dimentichiamo spesso e volentieri di essere atomi infinitesimali per rispettarci e ammirarci a vicenda, e siamo capaci di azzuffarci per un pezzettino di terra o di dolerci di certe cose, che, ove fossimo veramente compenetrati di quello che siamo, dovrebbero parerci miserie incalcolabili.” (da “Il fu Mattia Pascal”) “Ma che colpa abbiamo, io e voi, se le parole, per sè, sono vuote?…E voi le riempite del senso vostro, nel dirmele, e io nell’accoglierle, inevitabilmente, le riempio del senso mio. Abbiamo creduto d’intenderci, non ci siamo intesi affatto.” (da “Uno, nessuno e centomila”) Fonte foto: web#luigipirandello#libri#premionobel#ilfumattiapascal#unonessunocentomila#scrittore#drammaturgo#writer#scrittoriitaliani#volti#vita#parole#apparenza#ipocrisia#anticonformismo#teatro#rappresentazione#teatroitaliano