Mio caro, adorato Snoopy…di Antonella Pederiva

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Mio caro, adorato Snoopy, la bravissima, e a mio parere sensibile, scrittrice Susanna Tamaro scriveva in un suo libro: “In fondo le case editrici non dimostrano di avere un gran rispetto dei lettori se li considerano qualcosa di non molto diverso da una massa indistinta, facile da manipolare. Che i libri non siano altro che scarpe la cui buona qualità può essere replicata, usando gli stessi macchinari, per un tempo se non infinito, almeno molto lungo, è l’idea fissa purtroppo di molti dirigenti dell’editoria. Un libro, invece, un bel libro, è qualcosa di molto più complesso, delicato e difficile da gestire. Non si fa a comando, come non lo si può imporre a comando.” Perciò un consiglio, Snoopy. Scrivi quello che ti viene dal cuore, scrivi quello che senti tuo, non cercare consensi ad ogni costo, non seguire le mode o quello che è più quotato. Diceva ancora la Tamaro: “La speranza allora è questa, che…torni la nostalgia per parole capaci di ardere.” E la mia speranza è questa: che arrivino tempi in cui conti di più un premio Nobel per la letteratura di un influencer, conti di più un libro di poesie che una rivista di gossip. UTOPIA?

Antonella Pederiva Emmeavideopoetry.com