Di Antonella Pederiva

nella mia nuova raccolta “Tra i sogni e la terra. L’altrove”©
non li sento parlare
quei corpi che s’affossano
dentro sé stessi
E muto il vento
muta l’aria che non porta
il cordoglio delle genti
al di là dell’orizzonte
A ovest, a ovest!
La sventura ad est
non ha più voce
Nessuno sparo, nessun lamento
A ovest, a ovest!
Là, dove bimbi sfilano
su passerelle di vanità
Mentre qui rovistano
tra macerie fumanti
e polveri di sassi
tra i ricordi di giorni
Anime vaganti
A ovest, a ovest!
Dove le sorti
son giocate a carte
sul tavolo della menzogna
E i sorrisi si sprecano
mentre mani si stringono
e firmano condanne
con penne intrise di sangue
A ovest, a ovest!
Finché le gambe non cedono
se ancora esistono
finché speranza sostiene
Nulla c’è da raccogliere
solo la propria natura
di uomini creati
ad immagine e somiglianza.
Nei secoli e secoli. Amen.
Antonella Pederiva
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Foto: fotomontaggio da immagini web