NESSUN SEMAFORO VERDE. SLITTA A VENERDÌ 6 NOVEMBRE IL NUOVO DPCM.

di Antonella Pederiva

fonte foto /Anci Abruzzo

Slitta a venerdì 6 novembre il nuovo DPCM. L’Italia, sarà divisa in zone gialle, arancioni e rosse. Nessuna zona verde, perché tutta l’Italia deve fronteggiare l’emergenza Covid, anche nelle aree meno colpite dal virus. Fonti di governo spiegano che non si può parlare di zone verdi, come inizialmente è stato fatto, “perché l’emergenza c’è e nessun area è esclusa”. Nessun semaforo verde, quindi, il livello d’attenzione deve continuare a stare alto. Il premier Conte nella diretta delle 20.20 ha annunciato che, tra le regioni che rientreranno in fascia gialla (criticità moderata), insieme ad Emilia-Romagna, Campania, Toscana, Lazio, Liguria e Province autonome di Trento e Bolzano, Umbria, Marche, Sardegna e Friuli Venezia Giulia, ci sarà anche il Veneto dove la giunta regionale, nel frattempo, ha deliberato la costituzione di un Comitato di crisi per il Coronavirus e dove il presidente Zaia intendeva convocare i rappresentanti dei 2.450 veterinari in Veneto per coinvolgerli nella campagna dei tamponi. In serata, però, è giunto il rifiuto del Sindacato veterinari di medicina pubblica, secondo il quale l’effettuazione di tamponi esporrebbe la categoria all’abuso di professione medica e infermieristica. Zona arancione in Puglia e Sicilia. Criticità alta e zona rossa in Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d’Aosta.