di Antonella Pederiva
Siamo quello che siamo, siamo quello che siamo stati. Siamo i nostri sogni, siamo le nostre esperienze, siamo le gioie che ci hanno illuminato gli occhi, siamo le nostre sofferenze. Siamo gli occhi stanchi di nostra madre, siamo i suoi sorrisi, siamo le mani che ci hanno accompagnato, siamo le orme dei passi dei nostri padri, siamo la terra che ci ha visto nascere, siamo braccia distese al futuro.
ORIGINI da “Fiore di Loto” (Aletti Editore)
C’era l’aria fresca
del mattino
che profumava di bosco,
di pino, di legna
appena tagliata
per il falò serale,
quando il vento
pungeva la pelle
stanca della giornata
trascorsa.
Sapevi anche tu
di buono,
di bucato steso al sole,
di latte appena munto,
i calli sulle mani
e questa terra
che sentivi dentro,
così tua,
così piena dei colori
di ogni giorno.
Mi dicevi, siedi,
riposa le tue ossa
e mi porgevi
un pezzo di formaggio,
quello nuovo,
squisito, dolce
come il tuo sorriso
che non lesinavi mai
e nel quale ritrovavo
la mia sostanza,
le mie radici,
il mio star bene.
Antonella Pederiva ©