Di Antonella Pederiva
Il 9 giugno 2020, il mondo della musica perdeva uno dei suoi esponenti più significativi; se ne andava dalla vita, così come la conosciamo, Pau Donés, leader, cantante e chitarrista del gruppo spagnolo Jarabe de Palo originario dell’Aragona, ma cresciuto a Barcellona, cittadino del mondo. Se ne andava e portava con sé, oltre il confine del conosciuto, la sua malattia, così come la aveva portata ovunque nei suoi ultimi cinque anni, da quando gli era stata diagnosticata. “Il cancro, quando è arrivato, si è dovuto abituare alla mia vita da musicista, non sono stato io ad essermi adeguato a lui. Io ho messo le cose in chiaro fin da subito: Se vieni con me, allora tu devi fare la mia vita. E questo significa fare il musicista, registrare dischi, fare concerti, viaggiare e via dicendo. Penso che il cancro sia stato contento di questo”, ebbe a dire in un’intervista. E Pau, non aveva mai smesso di essere quello che era, di cantare il suo amore per la vita, di lasciare messaggi di speranza e di gratitudine, come in “Eso que tú me Das”, il cui video fu girato insieme alla figlia Sara, sedicenne.
“Quello che tu mi dai
è decisamente più di quello che chiedo
tutto quel che mi dai
è quello di cui adesso ho bisogno
Quello che tu mi dai
Credo di non meritarlo
per tutto ciò che mi dai
ti sarò sempre grato.
Quindi grazie per esserci
per la tua amicizia e per la tua compagnia
sei la cosa più bella che la vita mi abbia dato”.
“Siamo abituati a essere ascoltati, non ad ascoltare. Ci piace molto chiedere e ricevere, molto più che dare, ed è raro che diamo senza aspettarci nulla in cambio. Quello che mi è successo di recente è esattamente l’opposto, ho ricevuto molto senza chiedere o aspettarmi nulla. Cose buone, cose molto buone: dolcezza, affetto, rispetto, amore, dalle persone che conoscevo e dalle persone che non conoscevo”.
“Il suo ultimo brano “Misteriosamente hoy”, uscito postumo, (Pau volle fortemente arrivare a completare quello che sarà il suo ultimo album, Tragas o escupes), lo vede camminare tra i prati e le montagne con il suo amato San Bernardo ed è un inno alla semplicità, un ringraziamento per le piccole cose che ti fanno stare bene.
Misteriosamente oggi
Non sento la mancanza (di nulla)
Misteriosamente oggi
Non aspetto nessuno
Misteriosamente oggi
Tutto è calmo
Misteriosamente oggi
Non mi manca niente
Non ho problemi da risolvere
Né dubbi o miraggi
Mi intrattengo guardando il tramonto
Misteriosamente oggi
Non provo un senso di colpa
Sorprendentemente oggi
Nulla mi spaventa,
Miracolosamente oggi (la vita)
Non mi pesa più
Incredibilmente oggi (la vita)
Vale la pena
Non ho conflitti da risolvere
Né dubbi o miraggi
Mi accontento di guardare l’alba
Tutto mi sembra andare bene,
Mi sento bene con me stesso
Non ho nulla da fare, non ho guai
Solo tempo da perdere e il cuore tranquillo
Oggi mi sento bene, deliziosamente bene.
Ci piace immaginarlo cantare in altri lidi, ci piace pensare che in queste altre dimensioni, potremo godere ancora del suo genio e della sua arte, in una band composta da tutti i musicisti che lo hanno accompagnato in questo viaggio.
[…] Che siamo di passaggio […]
dipende, dipende
da cosa dipende?
A seconda di come lo guardi
tutto dipende […]