Una grande amicizia, un grande affetto non possono essere scalfiti nemmeno dalla morte. Le anime vivono anche nei pensieri, nei gesti desueti e nelle parole che diventano ricordi. Scrissi questa poesia per un amico, un amico caro che la vita fin da piccolo aveva privato della libertà di camminare e correre. Le circostanze mi stavano spingendo lontano, sapevo che il tempo a sua disposizione non era molto e la distanza pesava come un macigno nell’incertezza del futuro. Sono passati tanti anni, centinaia di chilometri mi separano dal suo giaciglio ma non dai sentimenti e dalla riconoscenza che nutro verso lui e verso il destino che ci ha fatto incontrare.
PAUSA da “Anima d’aquila” (Alpinia Itinera)
Vorrei tanto fermarmi
a riflettere
parlarti del vento
e delle cose del mondo
della luce che passa
tra le persiane socchiuse
della mia stanza
parlarti del sole
che nasce e rinasce
del fiore che apre
i suoi occhi al giorno
e correre con te
tra i prati freschi
di pioggia
Vorrei tanto fermarmi
a raccogliere
i pensieri e farli volare
nel cielo azzurro
rincorrere il volo
di una farfalla
e ridere forte
come mai ho fatto
Vorrei tanto fermarmi
e parlarti
di Dio
ma la vita mi spinge
lontano
e domani chissà che farò
se sarai qui con me
o se sarai soltanto
un ricordo
che sbiadisce nel tempo.