QUALE COERENZA?

Di Antonella Pederiva

“Il cambiamento non è mai doloroso, solo la resistenza al cambiamento lo è.”(Buddha)

Sono sempre stato coerente con me stesso. Ciò che pensavo da giovane lo penso tuttora. A chi mi dice così, io rispondo che non mi sembra un grande pregio. Se la coerenza intesa come attaccamento ai propri valori è una virtù, l’immobilità delle idee e la chiusura al nuovo non lo è. Io non posso essere simile a venti o trent’anni fa, perché se così fosse sarei vissuta finora invano. Non ho smesso di crescere quando ho smesso di crescere in statura; ogni giorno cresco, mi evolvo, prendo coscienza del mio Io e di chi sono. Ogni giorno porta con sé un cambiamento. Non sarò mai più quella che ero ieri. Non sono ferma, cammino. Ed è un cammino per il quale non servono scarpe. È un cammino al mio interno, dentro di me. Se il bruco si ostinasse a voler restare bruco, non rinascerebbe mai a farfalla. Nell’arco della mia vita ho amato, desiderato, deluso, sbagliato. Come scriveva Susanna Tamaro in “Va’ dove ti porta il cuore”:”Fare errori è naturale, andarsene senza averli compresi vanifica il senso di una vita. Le cose che ci accadono non sono mai fini a sé stesse, gratuite, ogni incontro, ogni piccolo evento racchiude in sé un significato, la comprensione di sé stessi nasce dalla disponibilità ad accoglierli, dalla capacità in qualsiasi momento di cambiare direzione, lasciare la pelle vecchia come le lucertole al cambio di stagione.”