SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA, 24 E 25 SETTEMBRE… di antonella pederiva

 Ottimo! Bellissimo inizio. Mobilitiamoci. Per giusta causa, certo, per giustissima causa. Peccato che per mobilitarsi servano ancora assembramenti in piazza, che saranno sicuramente nel rispetto delle norme Covid, ma, sempre assembramenti sono. D’altronde siamo stati ormai abituati, dalla politica in primis, a queste contraddizioni. Le lezioni sono iniziate da poco, e, come era prevedibile, tutti i discorsi estivi non sono serviti a nulla. Cosa vuoi cambiare se non hai né basi né fondamenta? Banchi sì, banchi no, mascherine, termometri, un grande calderone di argomenti che, inevitabilmente, potevano solo cucinare una minestra stantìa, come stantìa è, da anni e decenni, l’istituzione scolastica italiana. Poteva essere questo l’anno delle riforme? In piena emergenza Covid? Le pecche del passato era logico rimanessero, l’incuria i tagli di anni non si possono ricucire in qualche mese. Si inizia, come sempre, senza organico, senza certezze, senza soluzioni, se non quelle lasciate alla responsabilità dei singoli e dei presidi e insegnanti seri e consapevoli del loro fondamentale ruolo nella formazione delle menti. Responsabilità che dovrebbero essere, prima di tutto, dei genitori, che dovrebbero avere, per primi, il senso critico e civico d’esempio per i loro figli. Sono sotto gli occhi di tutti, gli assembramenti anche degli studenti, appena fuori dalle porte degli istituti. Un atteggiamento che stride con le regole interne, per necessità di spazi, assolutamente, ugualmente, insoddisfacenti a contrastare la diffusione del virus. Contestiamo! È democratico e giusto. Sono anni che lo facciamo e che gridiamo. Forse troppo piano, forse senza convinzione e con i giusti mezzi, forse con troppa rassegnazione