SI PUÒ GIUSTIFICARE L’ODIO?

di Antonella Pederiva

Giorno della memoria.

Oggi, ancora più di ieri, ricordiamoci dell’effetto dell’odio nella Storia. Serviamoci del passato per vivere nel presente, per non commettere gli stessi errori che ci hanno fatto urlare alla vergogna, per non essere, un domani, noi stessi oggetto di vergogna. Il rispetto dell’altro è la prima forma d’amore tra gli uomini. Nessun uomo è degno di essere chiamato uomo se non rispetta un suo simile, le diversità di ognuno, le opinioni dell’altro. Gli altri siamo noi, ricordiamocelo.

“Non c’è forse fenomeno che contenga così tanto sentimento distruttivo quanto l’indignazione morale, che permette all’invidia o all’odio di manifestarsi sotto le spoglie della virtù.”

(Erich Fromm)

L’odio, qualsiasi odio, non è mai giustificato e giustificabile. Meno giustificabile ancora l’astio e l’odio che si basano sulle convinzioni non assolutiste di progresso, scienza e religione, che, come asseriva Nietzsche nella sua opera “Al di là del bene del male”, “per la loro mancanza di fondamento e per la loro natura di mera finzione”, non possono assurgersi a verità.

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