SIAMO TUTTI CANNE AL VENTO. GRAZIA DELEDDA, LA TERRA, LE RADICI, IL TALENTO E IL FATO

Di Antonella Pederiva

Frequentò le scuole fino alla quarta elementare, poi, proseguì gli studi con un precettore e, dato che all’epoca le donne non accedevano agli studi superiori, continuò a formarsi autonomamente, da autodidatta. Lei è Grazia Deledda, nata a Nuoro il 28 settembre 1871 e morta a Roma il 15 agosto 1936, la prima e unica donna italiana ad aggiudicarsi l’ambito Premio Nobel per la letteratura. Era il 1926 e la motivazione fu la seguente: “per la sua ispirazione idealistica, scritta con raffigurazioni di plastica chiarezza della vita della sua isola nativa, con profonda comprensione degli umani problemi”. Paragonata spesso a Verga e al verismo, profondamente legata alle sue radici, e in modo particolare alla cultura e alle tradizioni della Barbagia, sua terra d’origine, fu però una donna fuori dagli schemi, non facilmente catalogabile. Nei suoi scritti si intravedeva, sì, uno stile verista, ma non si sarebbe disdegnato di pensarla anche decadentista con una spiccata simpatia per gli autori russi. Di lei si può affermare con sicurezza, però, che fu una scrittrice, una donna che seppe raccontare gli oppressi con parole di forte impatto emotivo, innamorata della sua lingua di nascita che seppe perfettamente sposare con la lingua italiana. Nella sua poetica, purtroppo dai programmi scolastici dei nostri tempi, a mio parere, a torto, poco considerata e valutata, imponente la presenza del Fato che governa e che manovra l’esistenza umana, che fa oscillare le vite degli uomini proprio

come “Canne al Vento”.

[…] “Ma dimmi, dimmi, Efix”, proseguì accorata, “non è una gran cattiva sorte la nostra? Giacinto che ci rovina e sposa quella pezzente, e Noemi che rifiuta invece la buona fortuna. Ma perché questo, Efix, dimmi, tu che hai girato il mondo: è da per tutto così? Perché la sorte ci stronca così, come canne?””Sì”, egli disse allora,” siamo proprio come le canne al vento, donna Ester mia. Ecco perché! Siamo canne, e la sorte è il vento.””Sì, va bene: ma perché questa sorte?” “E il vento, perché? Dio solo lo sa.” “Sia fatta allora la sua volontà”, ella disse chinando la testa sul petto […]