Modi di dire in Toscana

Dieci detti tramandati dalla tradizione toscana.

i nostri nonni erano de fenomeni !!!

fonte foto / Vivere La Toscana

Campa havallo che l’erba cresce

(di una cosa che si fa lunga)

Cencio parla mal di straccio

(È l’equivalente di “il bue dette del cornuto all’asino”).

Arlecchino si confesso’ burlando

( per dire che si fa finta di dire una bugia per dire la verità)

Poggio e buo fa pari

( un rialzo e una buca si annullano)

Tu s’e’ secco allampanato

(Vuol dire di uno che é parecchio magro)

Da Montelupo si vede Capraia, Cristo fa le coppie e poi le appaia.

( Dio prende uomo e donna e le mette insieme)

Disse il nonno : Ora ome fo a andà avanti : di tre gambe due son poobone e una un tocca’nterra.

( le gambe malandate…l’organo genitale che naturalmente un tocca in terra)

Tu ci se’ vicino ‘ome la ‘amicia ai culo

(Si dice quando sta per accaderti qualcosa)

Fare ome i ladri di Pisa

(il giorno litigano e la notte vanno a rubare insieme)

Senza lilleri ‘un si lallera

(senza soldi non si va da nessuna parte e non si fa niente)

marco bartolomei