Di Antonella Pederiva
Khalil Gibran diceva che bisogna essere in due per scoprire la verità: uno che la esprima ed un altro che la comprenda. E Goethe che nessun uomo arriva a comprendere una cosa, a meno che non l’ami.
Comprendere. Cum prendere. Prendere con sé. Una inclusione che è quasi un abbraccio. Un silenzioso modo di dire “ci sono”.
Non come vuole
l’assurdo ordine
che abbiamo creato,
forti delle nostre
non esperienze
delle infinite
profondità del cielo.
Tutto ciò che comprendo
è senza regole
arriva da nuclei
di sconfinato amore
vocaboli senza voce
suoni che ancora
non ho imparato.
Sorge da albe
non ancora spuntate
scorre su fiumi
non ancora invallati
nasce in terreni
non ancora fertili.
E non c’è nulla
di più puro
di ciò che il mondo
non ha ancora toccato
pietra unica
che l’uomo non calpesta
fiore mai reciso
da mano immonda
fonte di deserto
inesplorato.
Roccia su cui poso
la sintesi del mio cuore.