DUBIUM SAPIENTIAE INITIUM. IL DUBBIO È L’INIZIO DELLA SAGGEZZA.

(Cartesio)

Di Antonella Pederiva

Dubitiamo, dubitate, perché le certezze sono figlie dell’ignoranza.

Io faccio poesia, vi propongo perciò delle riflessioni attraverso il mio linguaggio.

(Antonella Pederiva)

Di Wislawa Szymborska:

C’È CHI

C’è chi meglio degli altri realizza la sua vita.

E’ tutto in ordine dentro e attorno a lui.

Per ogni cosa ha metodi e risposte.

E’ lesto a indovinare il chi il come il dove

e a quale scopo.

Appone il timbro a verità assolute,

getta i fatti superflui nel tritadocumenti,

e le persone ignote

dentro appositi schedari.

Pensa quel tanto che serve,

non un attimo in più,

perché dietro quell’attimo sta in agguato il dubbio.

E quando è licenziato dalla vita,

lascia la postazione

dalla porta prescritta.

A volte un po’ lo invidio

-per fortuna mi passa.

DI Bertold Brecht:

LODE DEL DUBBIO

Sia lode al dubbio! Vi consiglio, salutate

serenamente e con rispetto chi

come moneta infida pesa la vostra parola!

Vorrei che foste accorti, che non deste

con troppa fiducia la vostra parola.

Leggete la storia e guardate

in fuga furiosa invincibili eserciti.

In ogni luogo

fortezze indistruttibili rovinano e

anche se innumerabile era l’Armada salpando,

le navi che tornarono

le si poté contare.

Fu così un giorno un uomo sull’inaccessibile vetta

e giunse una nave alla fine

dell’infinito mare.

Oh bello lo scuoter del capo

su verità incontestabili!

Oh il coraggioso medico che cura

l’ammalato senza speranza!

Ma d’ogni dubbio il più bello

è quando coloro che sono

senza fede, senza forza, levano il capo e

alla forza dei loro oppressori

non credono più!

Oh quanta fatica ci volle per conquistare il principio!

Quante vittime costò!

Com’era difficile accorgersi

Che fosse così e non diverso!

Con un respiro di sollievo un giorno un uomo nel libro

del sapere lo scrisse.

Forse a lungo là dentro starà e più generazioni

ne vivranno e in quello vedranno un’eterna sapienza

e sprezzeranno i sapienti chi non lo conosce.

Ma può avvenire che spunti un sospetto, di nuove espe­rienze,

che quella tesi scuotano. Il dubbio si desta.

E un altro giorno un uomo dal libro del sapere

gravemente cancella quella tesi.

Intronato dagli ordini, passato alla visita

d’idoneità da barbuti medici, ispezionato

da esseri raggianti di fregi d’oro, edificato

da solennissimi preti, che gli sbattono alle orecchie un libro redatto

da Iddio in persona,

erudito da impazienti pedagoghi, sta il povero e ode

che questo mondo è il migliore dei mondi possibili e che il buco

nel tetto della sua stanza è stato proprio previsto da Dio.

Veramente gli è difficile

dubitare di questo mondo.

Madido di sudore si curva l’uomo che costruisce la casa

dove non lui dovrà abitare.

Ma sgobba madido di sudore anche l’uomo che la propria casa si costruisce.

Sono coloro che non riflettono, a non dubitare mai.

Splendida è la loro digestione, infallibile il loro giudizio.

Non credono ai fatti, credono solo a se stessi. Se oc­corre,

tanto peggio per i fatti. La pazienza che han con se stessi

è sconfinata. Gli argomenti

li odono con l’orecchio della spia.

Con coloro che non riflettono e mai dubitano

si incontrano coloro che riflettono e mai agiscono.

Non dubitano per giungere alla decisione, bensì

per schivare la decisione.

Le teste le usano solo per scuoterle. Con aria grave

mettono in guardia dall’acqua i passeggeri di navi che affondano.

Sotto l’ascia dell’assassino

si chiedono se anch’egli non sia un uomo.

Dopo aver rilevato, mormorando,

che la questione non è ancora sviscerata, vanno a letto.

La loro attività consiste nell’oscillare.

il loro motto preferito è: l’istruttoria continua.

Certo, se il dubbio lodate

non lodate però

quel dubbio che è disperazione!

Che giova poter dubitare, a colui

che non riesce a decidersi!

Può sbagliarsi ad agire

chi di motivi troppo scarsi si contenta,

ma inattivo rimane nel pericolo

chi di troppi ha bisogno.

Tu, tu che sei una guida, non dimenticare

che tale sei, perché hai dubitato

delle guide! E dunque a chi è guidato

permetti il dubbio!