MA QUALE PASQUA?

Di Antonella Pederiva

Pasqua di Resurrezione. Ma il Cristo è ancora sulla croce ed ha il viso di tutte le vittime di ogni conflitto, ha gli occhi spaventati di ogni bimbo sacrificato all’ingordigia degli adulti. Non è stata pazzia, no, ciò che ha portato il figlio di Dio, i figli dell’Uomo, all’agonia. È stato freddo calcolo, sete di potere, voglia di dominio, è stato odio, bieco, infido, crudele gioco di interesse. Non può esserci redenzione se non c’è pentimento. Non può esserci gioia se le orecchie sanguinano dell’eco dei pianti.

«Matteo 18:10

Guardatevi dal disprezzare qualcuno di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli, nei cieli, vedono continuamente la faccia del Padre mio che è nei cieli.

Matteo 18:14

Allo stesso modo, il Padre vostro che è nei cieli non vuole che uno solo di questi piccoli perisca.»

Nel destino di ogni figlio innocente dell’Uomo, c’è il destino dell’Agnello Immolato, e non c’è Pasqua, non può esserci “passaggio” se la morsa del dolore attanaglia e inchioda a quella croce. Ancora oggi, oggi come allora, una madre piange ai piedi del suo figlio morente….