Commento ad un Concerto Musicale… di Antonella Pederiva

Quel che resta e’ il grande cuore di ERMAL

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a cura di ANTONELLA PEDERIVA
“Aspettavo che sbagliaste qualcosa, dimostratemi che non provenite da un altro pianeta”. E’ il commento che, Ermal Meta, fa allo straordinario quartetto, gli Gnu Quartet, che lo accompagna in questa sua nuova avventura musicale “Ermal Meta a Teatro”, arrivato, sabato 9 marzo, al Lyrick di Assisi. Aldilà della sua indiscussa bravura e dei brani presentati, Ermal Meta, rivela, ancora una volta, la sua profonda umiltà, mettendo a nudo il suo essere persona, anziché personaggio. Non si atteggia a star, Ermal, non si erge fiero della sua notorietà. Dialoga con il pubblico, il suo pubblico, i fan che lo seguono ovunque, che organizzano pulman, che tramite i tantissimi fanclub, intessono tra loro relazioni, chiedono informazioni e passaggi per raggiungerlo, per vederlo,per cantare con lui, per conoscerlo. Si fanno chiamare “Lupi di Ermal”, dal giorno in cui, sul palco di Sanremo, a chi gli augurava”in bocca al lupo” rispose ” che il lupo sia con me”. In un teatro gremito e sold out già da tempo, come succede d’altronde in tutti i suoi concerti, Ermal non si risparmia, portando sé stesso, la sua musica, nuove sonorità acustiche e tutta la sua umanità, distribuendo buoni sentimenti, bellezza e positività. Sta tutto in questo la grandezza di un artista: riuscire a creare empatia, feeling, coinvolgendo tutti, dal bambino, all’adulto, all’anziano. Scherza, Ermal, chiede alle donne presenti di urlare “qui”, e poi lo chiede agli uomini. Il boato delle donne dimostra, che la sua sensibilità tocca fortemente il cuore femminile, chiede perdono agli uomini che sono stati costretti ad accompagnare, mogli, sorelle o fidanzate. Entra nel cuore dei presenti e trasforma la sua esibizione in un ritrovo tra amici, uniti dalle medesime affinità. Mille posti a sedere, mille voci ,duemila mani che scandiscono a ritmo i suoi brani.

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“Aspettavo che sbagliaste qualcosa, dimostratemi che non provenite da un altro pianeta”. E’ il commento che, Ermal Meta, fa allo straordinario quartetto, gli Gnu Quartet, che lo accompagna in questa sua nuova avventura musicale “Ermal Meta a Teatro”, arrivato, sabato 9 marzo, al Lyrick di Assisi. Aldilà della sua indiscussa bravura e dei brani presentati, Ermal Meta, rivela, ancora una volta, la sua profonda umiltà, mettendo a nudo il suo essere persona, anziché personaggio. Non si atteggia a star, Ermal, non si erge fiero della sua notorietà. Dialoga con il pubblico, il suo pubblico, i fan che lo seguono ovunque, che organizzano pulman, che tramite i tantissimi fanclub, intessono tra loro relazioni, chiedono informazioni e passaggi per raggiungerlo, per vederlo,per cantare con lui, per conoscerlo. Si fanno chiamare “Lupi di Ermal”, dal giorno in cui, sul palco di Sanremo, a chi gli augurava”in bocca al lupo” rispose ” che il lupo sia con me”. In un teatro gremito e sold out già da tempo, come succede d’altronde in tutti i suoi concerti, Ermal non si risparmia, portando sé stesso, la sua musica, nuove sonorità acustiche e tutta la sua umanità, distribuendo buoni sentimenti, bellezza e positività. Sta tutto in questo la grandezza di un artista: riuscire a creare empatia, feeling, coinvolgendo tutti, dal bambino, all’adulto, all’anziano. Scherza, Ermal, chiede alle donne presenti di urlare “qui”, e poi lo chiede agli uomini. Il boato delle donne dimostra, che la sua sensibilità tocca fortemente il cuore femminile, chiede perdono agli uomini che sono stati costretti ad accompagnare, mogli, sorelle o fidanzate. Entra nel cuore dei presenti e trasforma la sua esibizione in un ritrovo tra amici, uniti dalle medesime affinità. Mille posti a sedere, mille voci ,duemila mani che scandiscono a ritmo i suoi brani.