DO NOT LET. NON LASCIARE. WALT WHITMAN

Di Antonella Pederiva

31 maggio 1819. Nasce a West Hills, Long Island, New York, Walt Whitman, giornalista e poeta, uno dei più influenti autori americani, padre del verso libero e del modernismo del Novecento. “Foglie d’erba”, la sua opera maggiore, nella sua prima edizione viene autopubblicata in 795 copie e in un volumetto che contiene dodici poesie. Sarà ripubblicata ben otto volte, ogni volta modificata, a coprire l’arco di tutta la sua vita.

Arriverà in Italia, nel 1930, sotto forma di una tesi di laurea di uno studente ventunenne, che diventerà poi uno dei maggiori intellettuali italiani del XX secolo, Cesare Pavese, e il suo stile verrà ripreso negli anni cinquanta e sessanta anche da autori di riferimento della Beat Generation come Allen Ginsberg e Jack Kerouac.

DO NOT LET / NON LASCIARE 
Non lasciare che finisca il giorno senza essere cresciuto un po’,
senza essere stato felice, senza aver incrementato i tuoi sogni.
Non lasciarti vincere dallo sconforto.
Non permettere che nessuno ti tolga il diritto di esprimerti,
che è quasi un dovere.
Non abbandonare l’dea di poter fare della tua vita qualcosa di straordinario.
Non smettere di credere che le parole e le poesie possono cambiare il mondo.
Succeda quel che succeda, la nostra essenza è intatta.
Siamo esseri pieni di passione.
La vita è deserto ed oasi:
ci abbatte, ci ferisce,
ci trasforma,
ci costringe ad essere protagonisti
della nostra propria storia.
Anche se il vento ci soffia contro,
la poderosa opera non s’arresta:
tu puoi apportare la tua strofa.
Non smettere mai di sognare,
perché in quei sogni sta la libertà.
Non cadere nel peggiore degli errori:
il silenzio.
La maggior parte delle persone vive in un silenzio spaventoso.
Tu non rassegnarti.
Fuggi.
“Riecheggiano le mie barbariche urla sopra i tetti del mondo”,
dice il poeta.
Ama la bellezza delle cose semplici.
Si può fare della bella poesia sulle piccole cose,
ma non possiamo andare contro noi stessi.
Questo trasforma la vita in un inferno.
Godi del panico che ti provoca avere la vita davanti.
Vivila intensamente,
senza mediocrità.
Pensa che in te sta il futuro
e affronta il compito con orgoglio e senza paura.
Impara da chi possa insegnarti.
Le esperienze di chi ci ha preceduto,
dei nostri “poeti morti”,
ci aiutano a camminare per la vita
La società di oggi siamo noi, però,
i “poeti vivi.”
Non permettere che la tua vita ti passi accanto
senza che tu la viva.
(Walt Whitman)

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Foto: Fotomontaggio da immagini web

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