di Antonella Pederiva
Grande successo per il gruppo Tribute Band Pink Floyd Wit Matrix in Toscana. Nello splendido scenario di una Fortezza Santa Barbara vestita a festa, i dieci componenti della band fanno sognare il numeroso pubblico presente con le note dei più grandi successi della irripetibile formazione britannica. L’imponente scenografia si staglia contro le mura dell’antica fortificazione del 1500, sorta su un preesistente fortilizio medievale del 1331, le colora nei toni del blu, del giallo, del verde, del rosso, ne rivela ogni crepa, ogni spigolo. I suoni rimbalzano e si diffondono, l’acustica è perfetta, degna di un grande teatro naturale. Nobile è lo scopo che ha condotto i musicisti veneti ad esibirsi nella città capitale della cultura 2017: raccogliere fondi per la Fondazione Firenze Radioterapia Oncologica Onlus nell’ambito del progetto “Estate in Fortezza Santa Barbara”, patrocinato dal Comune di Pistoia e dal Polo Museale Toscana, in collaborazione con Teatri di Pistoia e Presente Italiano. La magia inizia verso le 21.30 quando Mirko Zanotto, (Lead Vocal), Claudio Palliati, Nico Pendin, Alessandro Farina, Andrea Tadiotto, Andrea Bassan, Claudio Tiso, Serena Pasinato, Antonia Pia e Marta Melchiori salgono sul palco. Le voci e i suoni si espandono, diventano ritmo che fa battere più forte il cuore, diventano incalzanti, battenti. Straordinaria la maestria con cui le mani solleticano le corde, le dita accarezzano i tasti, la bocca soffia nei fiati, le braccia si muovono a dirigere le bacchette delle percussioni. Mirko Zanotto, si muove felino, perfetto padrone del palcoscenico; e’ fantastico vedere la trasformazione di questo ragazzo di Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza. Lo incroci nel Back Stage e pensi sia un tecnico, pantaloni corti e aria da vicino della porta accanto, semplice e tranquillo. Con il microfono in mano diventa un altro. Dottor Jekyll e Mister Hyde, solo che di malvagio in lui non c’è nulla, solo tanta grinta da vendere, accento inglese perfetto, voce possente, che ricorda parecchio quella del mitico David Gilmour. Un animale da palcoscenico, il luogo dove dà sempre il meglio di sé. E poi le coriste. Ah, le coriste! Soprani lirici, acuti che non ti aspetti. E resti lì a bocca aperta ad ascoltarle e ti chiedi cosa ci fanno tre così agli angoli di questo ring, ti chiedi, nel complesso, se davvero questa dei Wit Matrix sia una comune Tribute Band o non piuttosto una grande band internazionale in incognito. Sono umili i Wit Matrix, hanno i piedi per terra, ma possono ambire a sfiorare le stelle. Il pubblico lo capisce, si alza in piedi e, tra i fuochi d’artificio e i caleidoscopici effetti speciali finali, tributa loro un applauso che sembra non finire, qualcuno grida “bravi”. Giampiero Tommasi, direttore artistico di “Estate in Fortezza Santa Barbara”, sale sul palco: “Avevo detto che non avrei parlato, ma lo devo fare, perché questi ragazzi sono eccezionali e sicuramente chiederemo loro di farci l’onore di venire a suonare a Pistoia anche il prossimo anno”. La promessa è data. Arrivederci Pistoia, una città che i Wit Matrix ricorderanno, una città che non si dimenticherà tanto presto di loro.