IL RICORDO DI RICCARDO CIONI DI EMMEA VIDEO&POETRY. IL TRAMITE DELLA MUSICA. DI ANTONELLA PEDERIVA

Di Antonella Pederiva .

Il mitico DJ RICCARDO CIONI / foto- marcobartolomei

IL RICORDO DI RICCARDO CIONI DI EMMEA VIDEO&POETRY. IL TRAMITE DELLA MUSICA.di Antonella Pederiva Ciò che dona l’arte, in tutte le sue manifestazioni è un qualcosa che non si può né quantificare, né descrivere. L’arte, semplicemente, appaga, riempie spazi della nostra anima, dona attimi di gioia, è nutrimento del cuore. È per questo motivo che non ci lascia indifferenti la morte di Riccardo Cioni, DJ toscano che con la musica aveva elargito emozioni, trasportato ricordi, raccolto sentimenti, distribuito momenti intensi di svago e di allegria. Se ne è andato senza preavviso, Cioni, dopo aver superato la malattia del momento, e dopo aver ringraziato chi aveva contribuito a farlo uscire dal tunnel della sofferenza, la mente già rivolta al futuro e all’anno che gli avrebbe portato in regalo il remix della sua canzone più famosa, quella “In America” che lo aveva portato, nel lontano ormai 1982, agli onori, al successo e alla ribalta nei migliori palinsesti televisivi dell’epoca, sia della Rai che della Fininvest: Domenica in, Un disco per l’estate, Pronto Raffaella con Raffaella Carrà, Festivalbar, Discoring, Discoteca Festival. Smoke the funk (1980), Funk funk (1981), Cho-cho train (1983), Darkness inside (1984), Arizona (1985), “Camminando da solo”, gli altri suoi successi e poi la prima scuola italiana per Disc Jockey nel 1975, in collaborazione con la mitica AID, le radio, le piste da ballo, le discoteche. Di lui tanto si è detto, in questi giorni, e tanto è ancora poco per coloro che lo hanno sempre seguito, anche dopo gli anni d’oro, per ritrovare nei brani che proponeva, mixati con maestria unica, la magia di quegl’anni. Anni in cui la musica era veramente musica, i musicisti erano arrangiatori, compositori, trascrittori. Cioni si rammaricava nell’intervista concessa a Tony de Angelis, patron del Santomato Live di Pistoia, ripresa e montata dal top reporter e videomaker, Marco Bartolomei, che alleghiamo a questo articolo, del fatto che oggi non fosse più così, del fatto che oggi bastasse mettere delle tracce insieme ad un ritmo per creare un prodotto, inevitabilmente destinato a non durare nel tempo. Si rammaricava della perdita di valori, dell’egoismo che domina i nostri tempi, della mancanza di rispetto e della capacità di divertirsi con poco. E ricordava l’attesa del sabato e della domenica, la voglia di stare insieme, ma con misura, gli orari giusti destinati alla febbre della disco, e poi, tutti a nanna, per svegliarsi freschi per il lavoro e le attività del mattino. Altri tempi, che Cioni ha saputo congelare ma, nello stesso tempo, rendere eterni, donando loro vitalità e innovazione. Mancherà, Riccardo Cioni, mancherà la sua energia e la sua voglia di vivere, che contagiava chiunque lo ascoltasse. Mancherà il suo amore per quest’arte, mancherà all’arte.