COME PUÒ UN POETA TACERE? (ABBIAMO LE NOSTRE NOTTI INSONNI, LA POESIA DELLA MERINI) . emmeavideopoetry Scritto il 22 Gennaio 2022 Facebook Twitter Pinterest Di Antonella Pederiva COME PUÒ UN POETA TACERE?© Come può un poeta tacere?Le vicende del mondosono spine,le sofferenze del mondosono lancepuntate al cuore.Come può un poeta tacere?Il suo corpoè il corpo del dolore,le ingiustizie,tormento,le sue parole,sassia colpire le coscienze.Come può un poeta tacere?di Alda Merini, da “La Terra Santa”:ABBIAMO LE NOSTRE NOTTI INSONNI…I poeti conclamano il vero,potrebbero essere dittatorie forse anche profeti,perché dobbiamo schiacciarlicontro un muro arroventato?Eppure i poeti sono inermi,l’algebra dolce del nostro destino.Hanno un corpo per tuttie una universale memoria,perché dobbiamo estirparlicome si sradica l’erba impura?Abbiamo le nostre notti insonni,le mille malagevoli rovine,e il pallore delle estasi di sera,abbiamo bambole di fuococosi come Coppeliae abbiamo esseri turgidi di maleche ci infettano il cuore e le reniperché non ci arrendiamo…Lasciamoli al loro linguaggio, l’esempiodel loro vivere nudoci sosterrà fino alla fine del mondoquando prenderanno le trombee suoneranno per noi.Breve nota: “Coppelia” è un balletto comico del 1870 originariamente coreografato da Arthur Saint-Léon sulla musica di Léo Delibes, su libretto di Charles-Louis -Étienne Nuitter. Narra la storia di Coppelia (dal greco “giovane donna”), una bambola danzante, costruita dal dr. Coppelius, un misterioso e vagamente diabolico costruttore di automi, bambole meccaniche.