SIAMO SEMPRE GLI STESSI

di Antonella Pederiva

Come scrisse Thomas Stearns Eliot nel suo “Murder in The Cathedral” “Assassinio nella Cattedrale” , ambientato nel 1170. Attualità:“Il destino attende nella mano di Dio, scrive Eliot, non nelle mani degli uomini di Stato che, chi bene chi male, fanno piani ed enigmi mentre i loro scopi gli si trasmutano in mano secondo la trama del tempo” […] “Noi non sappiamo molto del futuro se non che di generazione in generazione sempre accadono, ripetendosi, le stesse cose: nascite, morti, sponsali, guerre dissennate, odio e violenza… Gli uomini apprendono poco dalla esperienza propria o da quella altrui. Ma nella vita dell’uomo non ritorna mai lo stesso tempo. Soltanto lo sciocco, fisso nella sua follia, può pensare di poter fare girare lui la ruota nella quale egli gira”.Solo uno sciocco, può pensarlo, o solo un incosciente, perché non sempre l’uomo pensa alle conseguenze dei suoi atti. Non sempre l’uomo è consapevole delle sue azioni o del suo non agire. Tutto si ripete nella Storia e l’uomo continua a perpetuare gli stessi errori senza averne sentore, senza averne memoria, oppure ricordando e non contestualizzando al suo tempo. Riprese lo stesso tema anche Salvatore Quasimodo, nella sua poesia “Uomo del mio tempo”:” Sei ancora quello della pietra e della fionda,uomo del mio tempo […] T’ho visto: eri tu,con la tua scienza esatta […] Esiste forse una scienza esatta? Non esiste forse una scienza che ha dovuto ammettere negli anni i suoi errori? A volte” il meglio è nemico del bene”, recita ancora Stearns Eliot. A volte davvero ciò che sembra migliore può non essere la soluzione. Ai posteri l’ardua sentenza.